Cara Cristina….

“Cara Cristina ….” autore Alberto Zaniboni professore di Filosofia e Musica presso le Opere Sociali di Don Bosco di Sesto San Giovanni ripercorre le tappe della breve vita di Maria Cristina Cella Mocellin attraverso le testimonianze di chi la conosciuta.

Maria Cristina Cella Mocellin, muore a 26 anni nel 1995. La Chiesa nel 2008 avvia la causa di beatificazione. Il libro ripercorre le tappe della sua breve vita che ha lasciato un segno in tutti coloro che ha incontrato.

La giovane nasce a Monza il 18 agosto, in una famiglia semplice che abita a Cinisello Balsamo in provincia di Milano. Cristina frequenta l’oratorio della Sacra Famiglia di Cinisello Balsamo  guidato dalle Suore della Carità di Santa Giovanna Antida, fin da adolescente si dedica alla cura dei bambini in oratorio.

Durante gli anni del liceo matura una scelta vocazionale che la porterebbe ad intraprendere la strada della vita consacrata attratta dalla vita delle suore educatrici della sua parrocchia, ma l’incontro con Carlo Mocellin a Valstagna, paese in provincia di Vicenza, conosciuto durante una vacanza passata presso la casa dei nonni materni, porta ad un cambiamento dei suoi piani scegliendo il fidanzamento e poi il matrimonio.

All’età di 18 anni, le viene diagnostica un sarcoma alla coscia sinistra, comparso al ritorno da una vacanza in Canada. La scoperta la costringe a un duro periodo di cure che comprendono  tre cicli di chemioterapia che la costringono per molti mesi ad abbandonare gli studi.

L’esperienza cementa l’amore con Carlo, che fa la spola tra Veneto e Lombardia finché i due giovani decidono di sposarsi. Cristina guarisce e terminare gli studi liceali. La sua vita sembra correre velocemente da quel momento in poi.

Il 2 febbraio 1991, Carlo e Cristina si sposano e vanno a vivere nel Veneto a Carpané, il paese del marito,  prosegue i suoi studi universitari frequentando l’Università Cattolica di Milano.

Poco dopo nasce il primo figlio Francesco e la secondogenita  Lucia. Trascorrono qualche anno di serenità e gioia, ma pochi mesi dopo la nascita di Lucia, nell’autunno 1993, Cristina resta incinta di Riccardo, ma è anche un momento di preoccupazione e dolore, perché riappare lo spettro della malattia che cinque anni prima l’aveva segnata.

I due giovani decidono di salvaguardare la vita del piccolo in arrivo, così la giovane madre si sottopone ad un intervento per asportare il tumore e dopo la nascita del bambino si sottopone ad un ciclo di cure che non avranno esito positivo. 

Il 22 ottobre 1995 Cristina muore ma lascia un messaggio di amore e speranza in tutte le persone che ha incontrato Il vescovo di Padova, monsignor Antonio Mattiazzo, l’8 novembre 2008, ha aperto la causa di beatificazione, la fase diocesana del processo si è conclusa con una grande celebrazione nella chiesa parrocchiale di Valstagna (VI) il 18 maggio 2012. Due anni dopo è partita la fase romana che si è conclusa il 27 luglio del 2018, con la deposizione della Positio presso la Congregazione delle Cause dei Santi a Roma.

Cristina è l’esempio di come la santità passi attraverso le persone semplici e con la loro sofferenza rendono testimonianza del grande amore che Dio ha per i suoi figli.

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